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About

SAVERIO HARRAUER project manager

Ho pensato che raccontare il mio punto di vista sul design fosse meno noioso che un lungo elenco di date e fatti che ripercorrono la mia carriera professionale.
La professione del Product designer ha subito una grande trasformazione rispetto all’epoca in cui ho iniziato, dove poco si sapeva e molto era intuizione, basti dire che alla facoltà di architettura di Genova che frequentavo nulla si sapeva a proposito di questa professione.
Sto parlando di quarant’anni fa quando con timore reverenziale entravo del tutto impreparato nello studio di Sergio Asti uno dei mostri sacri del design italiano. Posso dire di aver fatto un percorso formativo assai simile a quello della bottega d’arte rinascimentale.
Passando da uno studio professionale all’altro, lavorando con i professionisti che si possono considerare i padri fondatori del design italiano ed in settori industriali molto diversi tra loro, ho appreso tecniche e soprattutto filosofie di lavoro differenti.
La mia lunga esperienza professionale si è svolta forse per casualità o forse per affinità elettiva principalmente nel settore del prodotto industriale più tecnico, lavorare in tanti settori produttivi diversi ha permesso un osmosi di competenze arricchendo i progetti con esperienze provenienti dagli altri settori.
Uno degli elementi che io ritengo essenziali in un progetto è la componente innovativa, potrebbe sembrare un’affermazione ovvia ma è tutt’altro che scontata, portare innovazione all’interno di un progetto non vuol dire semplicemente creare una forma originale ma è nell’impiego di nuovi materiali, negli aspetti funzionali che si porta vera innovazione e conseguentemente un grande valore aggiunto al prodotto.
Oggi la professione è diventata assolutamente pragmatica , multidisciplinare, il lavoro deve essere svolto in equipe, il risultato estetico è la conseguenza della corretta progettazione, che tiene conto degli aspetti ergonomici, di quelli funzionali, delle esigenze di produzione industriale e del posizionamento di mercato. Le competenze richieste al professionista sono innumerevoli e l’aggiornamento su tecniche e materiali è diventato indispensabile.
Sembrerebbe a prima vista che la professione abbia perso il suo fascino, la sua componente creativa, ma in realtà è proprio la sua complessità che la rende così eccitante, è la passione per questa professione che mi porta in giro per il mondo dal Brasile alla Malesia dalla Cina fino in Australia ovunque ci sia un progetto interessante da sviluppare.

ANDREA ANZANI product designer

Mi sono laureato al Politecnico di Milano in Disegno Industriale, ma già dal secondo anno di corso ho iniziato a lavorare  con lo Studio Harrauer Design, ben sapendo che l’esperienza è una dote fondamentale in questa professione.

In oltre dieci anni ho lavorato in Europa e  in Asia, nel furniture e nella gioielleria, nel giocattolo e nel settore nautico; ma è nel design tecnico e in particolare nel medicale dove la creatività applicata alla risoluzione di problemi funzionali ed ergonomici ritengo permetta la massima espressione del lavoro del product designer.

 

In questi anni ho potuto anche fare esperienza nella didattica al Politecnico di MIlano, allo IED di Torino e all'SHRDC all'estero in Malesia.


 

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